Bionet è un’iniziativa finanziata dal Programma Interreg Italia Svizzera, programma finalizzato all’incremento della competitività e della cooperazione transfrontaliera delle imprese. Lo scopo di Bionet è quello di creare a livello transfrontaliero una piattaforma web di soggetti che collaboreranno nella realizzazione di servizi e soluzioni innovativi nel settore del biotech e medtech, promuovendo nuovi sbocchi sui mercati internazionali per le imprese dei due comparti.
Bionet è uno strumento per potenziare la collaborazione tra imprese ed istituti presenti sul territorio. Si tratta di promuovere iniziative rivolte agli stakeholder del territorio, per incentivarli a condividere tecnologie, metodi di lavoro, expertise o processi interni in modo da di rendere più rapido e di più facile gestione l’intero processo di ricerca e sviluppo prodotti. La Piattaforma Bionet contribuirà a rafforzare la competitività e la capacità di internazionalizzazione delle MPMI del settore bio/med-tech e a ridurre il “Time To Market” di prodotti e servizi accorciando tempi di ricerca, sviluppo e certificazione.
Il progetto costruirà un vocabolario condiviso e un “data model” univoco atto a descrivere il settore ed i suoi “ingredienti” (per un facile accesso anche da parte di terzi). Inoltre, identificherà rete di competenze e tecnologie disponibili presso i laboratori del territorio, una sorta di “laboratorio diffuso” che potrà essere a disposizione anche degli altri nodi della rete e di soggetti terzi interessati. Infine, lo sviluppo di una piattaforma web che fornisca l’infrastruttura informatica di supporto farà sì che i servizi/attività realizzati da ciascun partner siano condivisibili con gli altri nodi della rete e siano sempre aggiornati.
Per lo sviluppo di Bionet, sul versante italiano la Fondazione Istituto Insubrico di Ricerca per la Vita sarà affiancata dall’Università degli Studi dell’Insubria, da Sviluppo Como – Comonext SPA e da Technology Transfer System SRL. Parallelamente, sul versante svizzero lavoreranno in partnership la Fondazione Cardiocentro Ticino, l’Università della Svizzera italiana e Adya Consulting Sagl.
